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TRACHYCEPHALUS RESINIFICTRIX

Aggiornamento: 15 apr 2023

Scheda di allevamento e di gestione.


Trachycephalus resinifictrix

La rana arborea dagli occhi dorati o rana del latte amazzonica, nome scientifico Trachycephalus resinifictrix è una specie di rana arborea originaria della foresta pluviale amazzonica in Sud America. A volte viene indicata come la rana del latte blu a causa di una sostanza appiccicosa e simile al latte che producono quando si sentono minacciati. È stato scoperto per la prima volta lungo il fiume Maracanã in Brasile. Questa specie era in precedenza all'interno del genere Phrynohyas, che è stato recentemente sinonimo di Trachycephalus.

Scoperta da Émil Goeldi.


CARATTERISTICHE


La Trachycephalus Resinifictrix, è una rana arboricola di medie dimensioni arrivano a misurare circa 10 cm le femmine e 6 cm i maschi, hanno una particolare colorazione bianco latte con striature nere marroni che le ha conferito il nomignolo Milk Frog. La pancia e la parte inferiore delle zampe è di un blu chiarissimo e gli occhi sono decorati da una croce nera.

Le zampe sono dotate di forti e ampie ventose che gli garantiscono una presa salda sui rami, rocce e piante.

Considerata una tra le specie più affascinanti e belle è anche una delle più ricercate e allevate in cattività, si trovano molto facilmente nei negozi specializzati e nelle fiere di settore.

Questa specie è attiva prevalentemente durante la notte, viene identificata come specie notturna, muovendosi e saltando di albero in albero alla ricerca di cibo e riposandosi sulle ampie foglie delle piante.

Trachycephalus resinifictrix

In natura non è raro vedere la loro sagoma attraverso una foglia al chiarore di luna.

La Trachycephalus resinifictrix si ciba quindi strettamente di notte, molto raramente si fa vedere durante il giorno. Il suo temperamento curioso e molto attivo la rende una vera fuggitiva, cercando di scappare quando infastidita o impaurita.

In cattività la vita media di un esemplare è di circa 7/8 anni.


TERRARIO


Il terrario per questa specie di rane deve essere ben studiato e allestito con cura, non sarà semplice fornire il giusto spazio e il giusto allestimento per creare un piccolo gruppo per la riproduzione.

Come misure per cominciare a prenderci cura di questa specie deve essere di vetro e si consiglia con il tetto in rete, con misure che vanno da 60x50x60 (lunghezza x profondità x altezza) per ospitare circa 2/3 esemplari ad un terrario ottimale con misure di 80x50x80 (lunghezza x profondità x altezza).

Dobbiamo tenere in considerazione il fatto che proviene da zone pluviali, perciò il nostro obbiettivo sarà appunto ricreare un pezzo di foresta pluviale.

Partendo dallo sfondo che potrà essere realizzato in 3D oppure con delle semplici pareti in sughero, dove andremo a fissare e montare dei tronchi o rami cosi da dare la possibilità ai nostri esemplari di arrampicarsi per tutta l’altezza del nostro terrario.

Un ottima alternativa economica è anche un allestimento 2D.

Possiamo anche installare dei vasi appesi, sia integrati nello sfondo che appesi, cosi da creare dei punti in crescita delle piante epifite.

Sviluppare e strutturare le piante su più livelli ci aiuterà ad arricchire il nostro terrario in ogni angolo, creando anche una foresta aerea.


Una zona d’acqua sarà molto importante per questa specie, visto anche il suo modo di riprodursi in acqua, però non è in grado di nuotare, quindi facciamo molta attenzione, 4/5 cm di acqua saranno sufficienti.

Possiamo predisporre il terrario con un piccolo bacino d’acqua anche in movimento, un movimento leggero, una piccola cascata, oppure un bacino di acqua ferma.

La soluzione che si adatto nella maggior parte dei casi è una ciotola non troppo alta e posizionata in una zona molto riparata e tranquilla del terrario.

Ciotola che andrà pulita un paio di volte a settimana.

Per quanto riguarda il fondo, il nostro substrato del terrario, sicuramente un fondo drenante sarà la soluzione migliore, prima di procedere con i vari componenti del fondo ricordatevi sempre di installare un tubo di drenaggio per poter togliere l’acqua in eccesso qualora ne abbiate bisogno, poi precediamo con uno strato di circa 2/3 dita di argilla espansa, uno strato di tessuto non tessuto e il nostro fondo misto. Fondo misto che sarà composta da torba acida, fibra di cocco (solo il 20%) corteccia di pino piccola, sabbia e muschio sfagno.

Il nostro fondo drenante soprattutto la parte con l’argilla espansa sarà di vitale importanza per il nostro terrario e per la gestione, dove andrà ad accumularsi l’acqua in eccesso e grazie al nostro tubo di drenaggio potremmo andare a rimuoverla.


terrario in vetro 60x45x60 per Trachycephalus resinifictrix

Una volta creato il nostro fondo possiamo procedere con la piantumazione dell’intero terrario, le piante più consigliate per questa specie di rane sono piante a foglia grande e resistere, come Monstera, monstera deliciosa, alocasia, philodendron imperial, Philodendron gloriosum e il classico photos, queste sono solo alcune delle piante che potremmo inserire nel nostro terrario.

Doppiamo sempre tenere a mente che le piante che inseriremo dovranno essere perdenti e ideali per il clima che andremo a creare nel nostro terrario.

Si sconsiglia l’uso di bromelie e piante a foglie fini o spinose.

Per completare il tutto possiamo utilizzare anche delle liane in corda con della fibra di cocco, cosi da creare delle vere e proprie liane, dove le piante potranno arrampicarsi e crescere, creando anche una vegetazione aerea.


Per sviluppare al meglio una vegetazione cosi, bella e fitta, sia aerea che terrestre avremmo bisogno di un comparto luci ottimo, in questo caso visto anche la grandezza del terrario e dell’altezza consiglio l’utilizzo delle luci Skylight in particolare le mid-30 intense a gruppo da 3/4 luci. Tipologia di luce a spettro completo in grado di fitostimolare in modo completo tutte le piante del terrario, terresti e aeree.

Questa tipologia di luce può essere posizionata sopra il vetro esterno del terrario a differenza delle luci UVB.


ILLUMINAZIONE


Essendo una specie notturna e endemica della foresta pluviale non sono molti i raggi del sole che arrivano a contatto con la loro pelle, per una corretta crescita e assimilazione degli elementi nutritivi si consiglia di utilizzare un neon UVB da 5.0/6.0 (5%-6%) posizionato all’esterno del

skylight mid-30 per piante vere

terrario e sopra una griglia in ferro, non sopra il vetro, ricordiamoci che il vetro riflette il 99% dei raggi UVB e pertanto il nostro neon darebbe inutile.

Sconsiglio anche di montare il neon all’interno del terrario questo’ ultimo scalda leggermente e le rane sono molto sensibili alla temperatura di contatto e rischierebbero di scottarsi oltre al fatto di non essere a norma e molto pericoloso visto l’elevato tasso di umidità che andremo ad avere all’interno del terrario.


Tutte le luci e lampada che andremo a montare per il nostro terrario dovranno essere collocate all’estero del terrario.


TEMPERATURA


La temperatura perfetta per le nostre Trachycephalus Resinifictrix non devono mai superare i 28° C sia nella zona bascking che nell’intero terrario e non devono mai scendere al di sotto i 20° C.

Per riscaldare questa specie la cosa più bella e anche ottimale sarebbe partire da una temperatura di stanza di 23°/24° gradi, cosi da avere già una temperatura termica all’interno del terrario.

Per poi raggiungere i 28° nella zona calda grazie ad un tappetino posto a lato, dietro al nostro terrario, mai sotto, altrimenti si rischia un evaporazione considerevole di acqua e un riscaldamento della terra e delle radici che possono portare a dei marciumi radicali o a formazioni di muffe.


La nostra fonte di calore dovrà essere sempre collegata ad un termostato per poter controllare al meglio la fonte di calore. Almeno due termometri con sonda andranno collocati nel terrario, uno in basso a circa 15cm da solo e un in altro dove si trova la zona calda, cosi da monitorare le temperature dell’intero terrario.

kit rain completo di uggelli, tubo, pescante e timer

UMIDITA’


Per l’umidità possiamo utilizzare un impianto di nebulizzazione automatico con effetto pioggia, collegato ad un timer che trovate di solito già in dotazione al kit rain, con le giuste impostazioni che andranno valutare in corso d’opera e adattate in base alla stagione, cosi da avere sempre un umidità compresa tra il 70%-80%.



ALIMENTAZIONE


È una rana molto vorace e robusta, ma non bisogna eccedere con il cibo perché può riscontrare problemi epatici e ingrassare molto.

Si nutre solo ed esclusivamente di insetti vivi, insetti che devono essere proporzionati alla

acheta domestics

grandezza della loro bocca.

Un esemplare piccolo dovrà essere alimentato quotidianamente con insetti piccoli come, grilli small, piccole dubbia o laterali e drosofile. Un esemplare adulto potrà essere alimentato a giorni alterni con insetti più grandi. Sconsiglio l’utilizzo di locuste o camole del miele, le prime possono ferire l’esemplare oltre a risultare molto grandi, le seconde molto grasse e la loro somministrazione deve essere fatta con parsimonia. Tarme della farina e caimani anche quelli con parsimonia dati una colta ogni tanto per variare l’alimentazione.

La dieta và integrata con regolarità da calcio in polvere ogni pasto e un composto di multivitaminco con D3 una volta alla settimana per esemplari piccoli e una volta ogni 15/20 giorni per gli esemplari più adulti.



multivitaminico con D3


Sempre da tenere a mente il Multivitamico con D3 o la sola vitamina D3 và conservata in frigorifero e ha una scadenza di 6 mesi.




RIPRODUZIONE


La riproduzione della Trachycephalus è piuttosto difficile in cattività, per questo è necessaria grande esperienza nel campo.

Per indurre la coppia all’accoppiamento bisogna diminuire l’umidità per qualche settimana ricreando la stagione secca, riducendo anche l’alimentazione. La temperatura deve essere ridotta di qualche grado fino a raggiungere non meno di 23°di notte e 25°/26° di giorno.

Passato il periodo della stagione secca che varia dai 15 ai 20/25 giorni possiamo aumentare nuovamente sia le nebulizzazioni giornaliere che la temperatura e di conseguenza anche l’alimentazione. per poi aumentarla drasticamente.


L’accoppiamento avviene solitamente la notte: il maschio afferra la femmina sotto le spalle, rimanendo in questa posizione per lungo tempo e ripetendo l’azione anche per alcuni giorni. Ad atto avvenuto, le uova verranno deposte in acqua. Di solito vengono deposte dalle 100 alle 200 uova.

Per poter far sviluppare al meglio le uova è consigliato spostarle in un piccolo contenitore con acqua sempre pulita ad una temperatura di 23°, per fare questo possiamo utilizzare o un tappetino riscaldante posizionato però a lato della vaschetta o n riscaldatore per acquari.

Le uova si schiudono nell’arco di 24 ore e i girini inizieranno a nuotare liberamente dopo 48 ore dalla schiusa.

I girini non sono cannibali e presentano branchie esterne, possono essere nutriti con cibo a scaglie per pesci tropicali l’ideale è il cibo in polvere per avannotti.

La metamorfosi avviene in 3 – 5 settimane dopodiché, i giovani esemplari di Milk frego vanno trasferiti in un apposito terrario con poca acqua sul fondo e una parte emersa, finché la metamorfosi non sarà completata del tutto.

I giovani metamorfosati vengono nutriti con drosofile per per il primo periodo poi passare a dei microgrilli.



La specie Trachycephalus Resinifictrix non è elencata nel CITES perciò è in libera vendita.


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