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Immagine del redattoreBassi Garden

FURCIFER PARDALIS

Aggiornamento: 4 giu

Questa scheda di allevamento e gestione è stata scritta assieme a Ivan Garuffi allevatore di Furcifer pardalis, tutte le fotografie sono staste scattate da Ivan Garuffi e le potete trovare sul suo profilo Instagram.


Il camaleonte del Madagascar, anche camaleonte pantera Furcifer pardalis, scoperto da Georges Cuvier nel 1829.

Questo camaleonte vive principalmente nelle regioni costiere del Madagascar settentrionale, da 80 a 950 metri di altitudine.

Inoltre è stato introdotto nelle isole di Réunion e nelle Mauritius.

Questa specie di camaleonti e molto territoriale e si distingue per locality, ogni locazione, luogo di provenienza ha una colorazione propria e particolare.


furcifer pardalis maschio camaleonte
Furcifer pardalis maschio

CARATTERISTICHE


I maschi di Furcifer pardalis possono crescere fino a 50–60 cm di lunghezza. Le femmine sono generalmente più piccole, circa la metà dei maschi.

I maschi hanno anche colorazioni molto più vivaci delle femmine. La colorazione varia con la locazione e i differenti motivi cromatici per i Furcifer pardalis vengono generalmente chiamati "locality" e prendono il nome in base alla locazione geografica nella quale sono stati rinvenuti. Gli esemplari provenienti dalle aree di Nosy Be e Ambanja sono tipicamente blu vivaci, mentre quelli provenienti da Antsiranana e Sambava sono rossi, verdi e arancioni. Le aree di Maroantsetra e Tamatave possiedono prevalentemente esemplari rossi.

Esistono molte altre colorazioni e i motivi si diversificano sia tra regioni diverse che all'interno di una specifica regione. Le femmine generalmente rimangono color marrone chiaro o marrone indipendentemente dalla regione dalle quali provengono, ma ci sono piccole differenze nella colorazione e nei motivi.


Come la maggior parte dei camaleonti, il Furcifer pardalis è estremamente territoriale. Passa la maggior parte della sua vita in isolamento, escluse le sessioni di accoppiamento. Quando due maschi si incontrano, cambiano colore e gonfiano il loro corpo, per mostrare la loro superiorità, una lotta per il territorio. Spesso queste battaglie terminano con la ritirata del perdente, che assume colorazioni scure o grigiastre.

Occasionalmente, se nessuno dei contendenti si ritira, si può arrivare ad uno scontro fisico.

Come dei lottatori si spingono e cercano di avere la meglio sul rivale, capita che nell’apice dello scontro i contenditi si alzano sulle zampe posteriori e si scambiano dei colpi come in un incontro di pugilato.


TERRARIO


Il terrario deve essere completamente in rete per favorire una corretta areazione, possiamo mettere sulla parete posteriore e sul fondo un pannello per evitare di bagnare il muro e il

pavimento durante le nebulizzazioni.

Il resto del terrario deve rimanere libero, soprattuto il tetto dove andremo poi a collocare le luci e la fonte di calore.


Sul fondo non devono essere presenti substrati che possono portare batteri o essere difficili da pulire, come: cortecce, tappetini sintetici, sabbia, sassi.

Il nostro consiglio è quello di lasciare il fondo libero, cosi da facilitare la pulizia e la rimozione delle feci. Le dimensioni minime per ospitare un esemplare adulto devono essere di 50x50x120 (larghezza x profondità x per altezza) le femmine invece possiamo optare per un terrario leggermente più basso con misure di 50x50x100.

All’interno vanno posizionati molti rami di dimensione appena superiore alla stretta delle zampe, i rami vanno posizionati in modo da poter far raggiungere al camaleonte ogni parte del terrario. Insieme ai rami vanno poi inserite delle piante vere, assolutamente non di plastica, possono essere fatali se ingerite dal nostro esemplare, i Furcifer pardalis non mangiano mai i vegetali come le piante, se questo avviene è perché sono disidratati, quindi cè qualche cosa che non và

nella stabulazione. Mentre i calyptratus di rado mangiano le foglie delle piante, resto sempre e comunque delle specie insettivore.


Per la sistemazione delle piante ci basterà introdurre il vaso direttamente nel terrario e appoggiarlo sul fondo, se utilizziamo un sottovaso assicuriamoci che non sia più grande del vaso e che venga pulito e svuotato con molta frequenza. Il rischio è che gli insetti ci cadano all’interno e muoiano creando un giaciglio per i batteri.

Le piante devono essere messe in quantità e in tipologie da poter coprire tutto il terrario cosi da dare molti ripari al nostro camaleonte. Piante, foglie e rami che possono essere agganciate ai rami che abbiamo messo in precedenza con dello spago, evitiamo ganci in plastica o peggio ancora in ferro, rischiamo solo di far ferire il nostro esemplare.


ILLUMINAZIONE


Per riscaldare e illuminare il terrario del nostro Furcifer pardalis avremo bisogno di un impianto completo di luci, composto da una luce riscaldante, questa ci dovrà creare le temperature perfette e una che emetta i raggi UVB molto importanti per la crescita del nostro animale.


La temperatura ideale del terrario, quindi temperatura dell’aria per il nostro camaleonte è di 23°/26° durante il giorno, molto importante non dovranno mai scendere sotto i 20°, mentre quelle notturne dovranno essere comprese tra i 20°/23°, stando attenti che non scendano mai sotto i 16°. Dovremmo creare una zona calda detto anche punto banking dove il camaleonte si riscalderà ,che dovrà raggiungere i 28/30°.

Per creare questa zona ci servirà una cupola in alluminio con un portalampada in ceramica, dove

andrà avvitata uno spot da 50w che emetta luce, mi raccomando niente luce rosso e niente lampada in ceramica.

Lo spot, la nostra luce riscaldante dovrà essere da 50w se non dovessimo raggiungere le temperature sia del terrario che della zona banking dovremmo aggiungere un ulteriore spot

sempre da 50w.

É sconsigliato aumentare il vattaggio della luce, si rischierebbe solo di scottare la pelle del nostro camaleonte senza risolvere il problema della temperatura.



Una cosa molto importante, nel montaggio della luce riscaldante, questa dovrà essere montata all’esterno del terrario sopra la rete del tetto e dovrà essere posizionata a circa 15/20 cm dalla rete, cosi da evitare che il nostro esemplare si ustioni.


La seconda luce di cui avremo necessariamente bisogno è una luce UVB, questa dovrà essere erogata da un tubo al neon di dimensioni adeguate al nostro terrario.

Il neon deve essere da 5.0 o da 6.0 (5%-6%) di raggi UVB, dovrà essere schermato con un riflettore, oppure in commercio esistono delle plafoniere per il funzionamento del neon e hanno già incorporato anche il riflettore, cosi facendo i 180° di luce che andranno verso l’alto saranno convogliati verso il basso.

Il neon dovrà essere posizionato in orizzontale sul tetto del terrario.

Il neon dovrà rimanere acceso per 8 ore durante il periodo invernale con un massimo si 12 ore nel periodo estivo.

Mentre per la lampada riscaldante andrà accesa ad intervalli con 3 ore di accensione e 2 di spegnimento, anche questo seguendo le 8 ore durante l’inverno mentre durante l’estate lo potremo direttamente spegnere, sempre se le temperature della nostra stanza ce lo permettono.

Entrambe le luci andranno montate all’esterno del terrario questa è una cosa molto importante.

Se durante la notte non abbiamo in stanza la temperatura minima di 16° dovremmo alzare la temperatura della stanza, è estremamente sconsigliato di utilizzare una lampada in ceramica per riscaldare il nostro esemplare durante la notte.


NEBULIZZAZIONI


Per mantenere ben idratato il nostro esemplare e aumentare l’umidità dell’aria andrà collocato un impianto di nebulizzazione automatico, in commercio ce ne sono di vario tipo.


In alternativa possiamo adoperarci a mano e nebulizzare 2/3 volte al giorno noi l’intero terrario, mentre durante l’estate dovremmo aumentare la frequenza anche in base alle temperature.

Si consiglia di nebulizzare nei frangenti dove la luce spot è spenta cosi da evitare l’evaporazione immediata dell’acqua e dovremmo nebulizzare sempre durante il giorno.

Bisognerà bagnare bene dappertutto e lasciare che asciughi bene tra una nebulizzata e l altra.


IDRATAZIONE


Per mantenere sempre ben idratato il nostro camaleonte, potrà essere creato un sistema a gocciolatoio dove il nostro camaleonte andrà ad idratarsi. Assolutamente sconsigliato l’uso di fontanelle o ciotole dell’acqua, sono solo ricettacoli di batteri e polvere, i camaleonti in natura bevono le gocce che si formano sulle foglie dopo la pioggia. Il gocciolatoio andrà avviato a giorni alterni per un paio di ore, per crearlo potete utilizzare il sistema a flebo che è reperibile in qualsiasi farmacia con pochi euro e una bottiglia di plastica messa in verticale, un foto appena sopra il tappo e il gioco è fatto.

Non è un accessorio obbligatorio questo, visto che i camaleonti si idratano bevendo le gocce che si formano sulle foglie durante le nebulizzate.


ALIMENTAZIONE


Il nostro Furcifer paralis si nutre esclusivamente di insetti vivi, pertanto la sua dieta dovrà essere varia e a base di insetti sani e ben nutriti.

Gli insetti che compongono la dieta sono grilli, blatte sia dubbia che lateralis, locuste e bachi da seta.

La cosa fondamentale è sempre quella di variare il più possibile la dieta anche all’interno di un unico pasto.

Per facilitare la cattura degli insetti possiamo utilizzare anche un baratto non troppo fondo e collocarlo vicino alla zona banking.


INTEGRAZIONE



Come integrazione alla nostra dieta dovremmo integrare spolverando gli insetti con del calcio puro o carbonato 3/4 volte a settimana mentre 1 volte al mese con della vitamina D3, meglio ancora se con del multivitaminico con D3.

Mentre per i baby avranno bisogno di calcio 4 volte a settimana e della vitamina D3 o multivitaminico 2 volte al mese.

Solo la somministrazione della vitamina D3 andrà interrotta se in estate decidiamo di spostare il terrario all’esterno per far beneficiare al camaleonte dei raggi del sole. La vitamina D3 e anche il multivitaminico con D3 una volta aperto andrà conservato in frigorifero e ha un tempo di scadenza di 6 mesi.


RIPRODUZIONE


Le femmine, se si riproducono spesso, di solito vivono solo 2-3 anni dopo aver deposto le uova, tra 5 e 8 covate, a causa dello stress che subisce il loro corpo.

Le femmine possono deporre tra 10 e 40 uova per covata, in funzione del cibo e del consumo di alimenti durante la fase di sviluppo delle uova. Possono trascorrere dai 5 ai 14 mesi prima che le uova si schiudano, questo in base alla temperatura di incubazione.

Le uova dovranno poi essere dissotterrate delicatamente e messe in un'incubatrice. Dopo un periodo di 30-45 giorni in cui dovrà essere regolata sui 18 °, dovrete portare la temperatura a 27

gradi di giorno e a 24 di notte. La schiusa delle uova avverrà così intorno al quinto-settimo mese.


La maturità sessuale è raggiunta intorno ai 6-7 mesi per esemplari cresciuti in cattività. Gli esemplari selvatici raggiungono la maturità sessuale intorno ai 7 mesi.

Per le femmine al momento della deposizione sarà indispensabile aggiungere un vaso o un contenitore ben ampio con misure minime 30x30x40 riempito di torba o fibra di cocco leggermente umida dove potrà deporre le uova.


ATTENZIONE: la femmina depone uova sterili anche se non è stata fatta accoppiare.



Quando sono gravide, o stanno portando delle uova, le femmine diventano marrone scuro o nere a strisce arancioni, indicando agli eventuali partner che non hanno intenzione di accoppiarsi. La colorazione esatta delle femmine gravide varia in funzione della specie del camaleonte. Ciò fornisce un utile modo per distinguere sottospecie locali.


GESTIONE DEI BABY


I baby invece potranno essere allevati in terrari in rete di dimensioni ridotte fino all età di 3/4 mesi per poi essere spostati nel terrario definitivo.

Nel terrario andrà messo sul fondo del panno carta da sostituire giornalmente, dei rami dalle giuste dimensioni e delle piante.

Come fonte di luce andrà posizionata lo stesso tipo di luce al neon UVB da 5.0 o 6-0 (5%-6%).

La temperatura del terrario deve aggirarsi tra i 24°/26°



Andranno nebulizzati 2/3 volte al giorno cosi da tenerli ben idratati.

La loro dieta è a base di insetti della giusta taglia, grilli micro/small andranno bene, anche drosophile, laterali small.

Per l’integrazione andrà somministrato spolverando gli insetti del calcio in polvere 4 volte a settimana e della vitamina D3 o multivitaminico 2 volte al mese, ogni 15 giorni.



PIANTE VERE CONSIGLAITE


-Photos

-Schefflera

-Asparagi densiflorus

-Areca palm goldfruchatpalme

-Asparagus falcatus

-Philodendron scandens

-Dracaena warneckii

-Monstera adansonii

-Calathea makoyana

-Spathyphyllum

-Philodendron cordatum

-Nephrolepis exaltata sword fern

-Yucca elephantipes

-Pachira aquatica

-Dypsis Lutescens


Questa scheda è stata scritta per aiutarvi a gestire al meglio il vostro esemplare di camaleonte Furcifer pardalis.

Tenete sempre a mente che non si finisce mai di imparare e soprattutto di informarsi.

Ivan Garuffi allevatore di Camaleonti in Italia.

Per domande o richieste lo potete contattare su Instagram.

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